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NAPOLI, PIAZZA DEL PLEBISCITO
Manifestazione CONFSAL
Rossella Spada, direttore generale del Fondo Formazienda, nel suo intervento all’evento di Confsal il 1° maggio a Napoli: «Il Sud chiede lavoro, chiede occupazione, chiede sviluppo e opportunità. E la formazione è la strada maestra per ottenere questi risultati»
Grande successo della manifestazione nazionale organizzata a Napoli dalla Confsal (la Confederazione generale dei sindacati autonomi) in occasione del 1° maggio. Ventimila persone, giunte da tutta Italia – in rappresentanza di tutte le federazioni del pubblico, del privato impiego e della sicurezza – si sono ritrovate in Piazza del Plebiscito a Napoli per celebrare la Giornata del lavoro. Non solo celebrazione, e non solo giornata di festa: l’evento si è trasformato in un’occasione per affrontare i nodi centrali per la ripartenza del Paese, e in particolare del Sud.
Titolo della giornata: “Il lavoro riparte dal Sud”. Un tema la cui potenzialità è stata colta ed approfondita nell’intervento di Rossella Spada, direttore generale del Fondo Formazienda, il fondo interprofessionale per la formazione continua che ha proprio Confsal come proprio sindacato di riferimento: «Il tema posto al centro di questa manifestazione – ha detto Rossella Spada – è particolarmente significativo e stimolante. Ci complimentiamo con Confsal per aver deciso di puntare, ancora una volta con coraggio e lungimiranza, su questo tema centrale per il nostro Paese.
È una sfida grande, che dobbiamo comprendere, raccogliere e fare nostra. E parlo innanzitutto di chi si occupa di formazione, che è a tutti gli effetti uno dei punti centrali, uno dei pilastri imprescindibili su cui si può costruire ogni ripartenza verso una sempre maggiore occupabilità delle persone. Il Sud chiede lavoro, chiede occupazione, chiede sviluppo e opportunità. E la formazione è la strada maestra per ottenere anche questi risultati, perché solo un capitale umano formato e capace di esprimere al meglio le proprie potenzialità può essere il protagonista assoluto di una rinascita del paese fondata appunto sul lavoro. Ed il lavoro chiede competenza, preparazione, consapevolezza delle proprie capacità e dedizione. E tutto ciò si può sviluppare attraverso la partecipazione a percorsi formativi».
Il Fondo Formazienda finanzia la formazione continua per i lavoratori delle imprese aderenti al Fondo stesso, oggi più di 100mila, per un numero totale di oltre 700mila lavoratori coinvolti. Un punto di vista autorevole, dunque, quello espresso da Rossella Spada, in grado di guardare da un’ottica privilegiata il mondo del lavoro di oggi: «Abbiamo avuto una crescita molto significativa in questi anni perché rispondiamo in modo efficace e tempestivo alle esigenze delle imprese che investono nei propri lavoratori formandoli: attraverso il Fondo, azienda e lavoratore vanno a braccetto investendo in competitività dell’impresa ed offrendo al tempo stesso una maggiore occupabilità al lavoratore. Il Fondo cerca, dunque, di dare risposte efficaci e in tempi certi. Perché è di questo che necessitano i lavoratori. E in particolare i lavoratori al Sud. Perché come è vero che “il lavoro riparte dal Sud”, come recita lo slogan di questa manifestazione, così possiamo dire che “il Sud riparte dal lavoro”. E perché questo accada, noi tutti che a vario titolo siamo impegnati nel mondo del lavoro dobbiamo sentirci investiti di una responsabilità grandissima, e dare il massimo affinché una sfida così importante non rimanga lettera morta, ma diventi a tutti gli effetti l’agenda del nostro Paese nei prossimi anni».
Una posizione forte e costruttiva, quella rilanciata da Rossella Spada, in sintonia con quanto espresso dal segretario generale della Confsal, Angelo Raffaele Margiotta: «Non siamo qui per recriminare su quello che non è stato fatto, ma per essere propositivi e fattivi. Sono convinto che la crescita del Sud sia essenziale per la crescita del Paese. Il Mezzogiorno ha tante eccellenze ma deve recuperare il divario con il resto dell’economia italiana. Facendo appello a tutte le sue risorse, esso può e deve sviluppare una velocità di crescita di gran lunga superiore a quella nazionale. Deve correre! E così, non rappresenterebbe più un fattore di squilibrio ma un vero pilastro economico, un punto di forza del Sistema Paese». Per quanto riguarda poi gli impegni concreti e le prospettive, la Confsal ha preso l’impegno di collaborare, a fianco delle amministrazioni locali, a un Rinascimento legale del Sud, che parta dalla centralità dell’istruzione e, in particolare, dalla scuola. La Confsal si è anche impegnata su due versanti che sono la ragione di esistenza, oggi, del sindacato: la professionalizzazione dei lavoratori, puntando sulla leva della formazione (è stata lanciata da Napoli la Fabbrica delle competenze); e la contrattazione di qualità. In particolare, la confederazione autonoma vincolerà le associazioni datoriali firmatarie dei suoi contratti a espellere le aziende che non garantiscano rispetto, tutela e sicurezza dei propri lavoratori. Tutto questo, accogliendo, al contempo, le esigenze di produttività e di competitività delle imprese e contemperandole in quella che Margiotta ha chiamato la nuova “lobby del lavoro” al servizio della crescita del Paese.
FORMAZIENDA
Formazienda è il Fondo paritetico interprofessionale nazionale per la formazione continua (riconosciuto dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali) costituito dalla Confederazione datoriale Sistema Impresa e dalla Confederazione dei lavoratori Confsal. Finanzia la formazione continua per i lavoratori delle imprese aderenti al Fondo stesso. Come rilevato dal Rapporto Anpal del 2018, conta più di 100mila imprese aderenti, per un totale di quasi 700mila lavoratori
CONFSAL
La Confederazione generale dei sindacati autonomi dei lavoratori è una delle confederazioni sindacali maggiormente rappresentative sul piano nazionale. È nata nel 1979 per volontà di due sindacati autonomi, lo Snals e l’Unsa, già da anni alla ribalta del vasto scenario sindacale italiano. La Confsal si prefigge di operare per la «realizzazione della tutela e della valorizzazione della persona umana del lavoratore inteso come fondamentale protagonista della vita economica e sociale del Paese»