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L’ECONOMIA DEL CORRIERE ‘CENTRALITÁ AL FATTORE UMANO’

30 Settembre 2021 | News

Formazienda stanzia 10 mln per una riqualificazione delle risorse umane a tutto campo. Si tratta di un’azione che opera in continuità con i 30 mln di euro indirizzati alle imprese nel 2020. L’articolo pubblicato da L’Economia del Corriere.

Le aziende devono innovare per superare la crisi del Covid e per farlo hanno bisogno di investimenti materiali e anche, soprattutto, di profili professionali idonei.

Finanziare la costruzione e la trasmissione delle nuove competenze strategiche è l’obiettivo che il Fondo interprofessionale Formazienda, istituito nel 2008 da Sistema Impresa e   Confsal, vuole perseguire attraverso l’Avviso 1/2021 che stanzia 10 milioni di euro per la qualificazione e riqualificazione delle risorse umane.

Si tratta di un’azione che opera in continuità con i 30 milioni di euro indirizzati alle aziende nel 2020. Complessivamente, dalla data della fondazione, Formazienda ha stanziato quasi 170 milioni di euro.

L’Avviso 1 del 2021 prevede fino a un massimo di 200mila euro per i progetti formativi che potranno essere candidati a partire dall’8 ottobre fino al 13 ottobre 2021. Afferma Rossella Spada, direttore del fondo: “Il sistema imprenditoriale deve recuperare competitività e occupabilità. L’innovazione costituisce il principale fattore per realizzare l’efficientamento produttivo. Stiamo agendo nel solco tracciato dal Piano nazionale di ripresa e resilienza. Se vogliamo trasformare l’Italia in un Paese innovatore, come auspica il Pnrr, occorre che le risorse del Recovery Plan e l’azione dei fondi interprofessionali si muovano secondo una logica coerente e integrata. In questo modo otterremo il massimo impatto positivo in riferimento alla crescita e al mercato del lavoro”.

Le iniziative formative proposte dalle aziende devono qualificare il personale in merito ad alcuni ambiti di intervento giudicati prioritari: competitività delle imprese; migliore posizionamento delle lavoratrici e dei lavoratori a rischio di esclusione; adozione di un Modello di organizzazione e di gestione della salute e sicurezza sul lavoro (Mog); certificazione delle competenze al termine dei percorsi formativi; ammodernamento tecnologico e digitalizzazione dei processi aziendali; innovazione sul fronte dei modelli organizzativi.

Formazienda, che riunisce aziende di ogni scala dimensionale e di ogni settore produttivo, si alimenta grazie al contributo dello 0,30 versato all’Inps dai datori di lavoro contro la disoccupazione involontaria. Allo stato attuale aderiscono a Formazienda quasi 95mila aziende per circa 694mila lavoratori mentre le persone formate sono state complessivamente 500mila.

Innovazione e tecnologica e sicurezza rappresentano i due punti nodali. Il pericolo delle varianti del Covid ha reso urgente la digitalizzazione delle procedure per incrementare i livelli di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. Un ambito altrettanto importante riguarda la certificazione delle competenze. Spiega il direttore di Formazienda: “La sicurezza rivista alla luce dei dispositivi digitali e automatizzati è la vera risposta preventiva mentre la certificazione al termine del percorso di formazione agevola l’incontro tra domanda e offerta di lavoro. Un’opportunità fondamentale per definire gli organici aziendali e dare un esito felice alle transazioni professionali sul fronte dell’occupabilità”.

L’Italia ha ottenuto il prefinanziamento del Pnrr con una tranche di 24,9 miliardi di euro. Conclude Rossella Spada: “La rotta è tracciata ed è assolutamente corretta. Più competitività sul piano tecnologico, più sostenibilità ambientale e più coesione sociale sono obbiettivi negoziati all’interno del Recovery Plan e dichiarano fin da subito la centralità del capitale umano. Una premessa irrinunciabile perché il sistema Paese possa risollevarsi e ritornare a crescere dopo la crisi indotta dalla pandemia”.