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RIQUALIFICARE RISORSE UMANE
L’Economia del Corriere, in data 24 aprile, ha pubblicato l’articolo dal titolo ‘Lavoratori in Cgs? Il fondo finanzia la formazione’ che racconta le misure di sostegno previste da Formazienda per valorizzare le risorse umane beneficiarie di trattamento salariale integrativo straordinario. Una modalità di azione che vuole incentivare le opportunità di transizione professionale tutelando i livelli di occupabilità. I finanziamenti, collegati tramite modifica e addendum all’Addendum 2/2022, hanno anche il fine di supportare le imprese nel percorso di digitalizzazione e trasformazione tecnologica. Il testo include gli interventi del direttore generale Rossella Spada che spiega le finalità, le logiche e gli strumenti del fondo. Ecco l’articolo integrale.
Corsi di formazione ad hoc per riqualificare i lavoratori in cassa integrazione. In base al decreto 2 agosto 2022 pubblicato in Gazzetta Ufficiale, i beneficiari di cassa integrazione straordinaria sono chiamati a partecipare a iniziative formative o di riqualificazione, con tanto di rilascio di attestati di qualifica, anche mediante intervento dei fondi interprofessionali. Quest’ultimi vengono chiamati in causa proprio per sviluppare le abilità e le competenze dei lavoratori che godono dell’indennità statale. Il fondo paritetico interprofessionale Formazienda, grazie ad una dotazione complessiva di 25 milioni di euro, ha stabilito specifici canali di finanziamento per le aziende che intendono formare le risorse umane soggette ad un regime di integrazione salariale straordinaria. Si tratta, nello specifico, dei lavoratori beneficiari della Cassa integrazione guadagni straordinaria o che percepiscono aiuti dai Fondi di Solidarietà Bilaterale. La Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria (Cigs) è un’indennità erogata dall’Inps a favore dei dipendenti delle aziende che stanno affrontando percorsi di riorganizzazione, processi di transizione o di crisi. Con la legge di bilancio del 2022 è stata estesa la percezione di reddito collegata alla Cigs anche alle imprese con un numero di dipendenti minore includendo le piccole realtà aziendali del terziario e del commercio. “L’economia nazionale sta vivendo un momento di evidente ripresa – commenta il direttore generale Rossella Spada, a capo della struttura tecnica del fondo che riunisce 110mila imprese per 700mila lavoratori – ma sussistono elementi di grande fragilità dovuti al fatto che le aziende sono impegnate nei difficili processi di riorganizzazione e trasformazione tecnologica. Uno scenario collegato alla digitalizzazione che molto spesso coincide con parentesi critiche e che spinge al ricorso degli ammortizzatori sociali. La formazione, in questa prospettiva, ha il merito di rafforzare le opportunità occupazionali per i dipendenti all’interno e all’esterno della propria azienda. Inoltre aiuta le imprese ad incardinare un nuovo paradigma di competenze. Formazienda ha colto l’importante opportunità della legge di bilancio 2022 che ridestina alla finalità della formazione continua una parte del prelievo forzoso subito dai fondi interprofessionali ad opera dei governi nazionali. Una correzione di rotta che manifesta linearità e coerenza con i dettami del Pnrr”, conclude Spada. Il fondo interprofessionale Formazienda dal 2008 ha stanziato oltre 200 milioni di euro per formare 500mila persone. (Barbara Millucci)