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AMBIENTE E LAVORO: FORMAZIENDA, CENTRALITÀ ALLA FORMAZIONE SULLA SICUREZZA
Il fondo interprofessionale istituito da Confsal e Sistema Impresa partecipa ad Ambiente e Lavoro, il presidente Bignami: “Una prevenzione migliore è possibile ma è necessario potenziare l’aspetto delle competenze”
Formazienda ha partecipato alla 23° edizione di Ambiente e Lavoro a Bologna Fiere. Il Fondo interprofessionale, che dal 2008 ad oggi ha stanziato 225 milioni di euro per la formazione continua delle risorse umane, vuole affrontare con una rinnovata capacità progettuale l’emergenza della sicurezza nei luoghi di lavoro.
La situazione, fotografata dall’ultimo rapporto dell’Inail che ha denunciato 100 infortuni mortali al mese nel 2022, è ancora molto grave e richiede uno sforzo imponente sul fronte della formazione.
Formazienda, che ha fatto della diffusione tra le aziende dei Modelli di organizzazione e gestione della sicurezza uno dei nuclei salienti della sua programmazione, era presente a Bologna dal 10 al 12 ottobre con uno stand e un team dedicato per informare aziende, professionisti, strutture formative in merito in merito agli strumenti di finanziamento del fondo. Una linea di intervento che si sta tuttora avvalendo dell’Avviso di finanziamento 2/22 che è stato più volte rifinanziato fino a raggiungere la cifra complessiva di 35 milioni di euro.
Formazienda, nel contesto della manifestazione, ha organizzato un convegno tecnico-formativo. Hanno aperto i lavori del convegno il segretario generale professore Angelo Raffaele Margiotta e il presidente di Sistema Impresa Berlino Tazza. Il segretario generale Angelo Raffaele Margiotta: “L’impegno della Confsal a sostegno della prevenzione degli infortuni e delle malattie professionali è costante. L’aspetto educativo è fondamentale. Bisogna riconoscere il protagonismo della società civile perché il concetto della prevenzione diventi naturale in qualsiasi contesto lavorativo e nella vita quotidiana di ognuno di noi”. Il presidente Berlino Tazza: “La cultura della sicurezza è un fattore di innovazione e di crescita. Da sempre la nostra confederazione mette in campo importanti attività finalizzate alla tutela dei dipendenti e delle aziende. La nostra collaborazione strutturale con Inail, attraverso l’azione di promozione dei Mog, dimostra il grande valore che attribuiamo alla sicurezza nei luoghi di lavoro”.
Successivamente sono intervenuti i relatori del convegno che ha dedicato anche un ampio spazio alle politiche e alle normative della sicurezza nell’ambito sportivo. Ha moderato l’incontro l’avv Cesare Di Cintio, esperto in diritto sportivo. A seguire i relatori: Andrea Marco Colarusso, docente di diritto dell’ordinamento sportivo presso l’Università degli studi di Roma ‘Foro Italico’; l’avvocato Francesco Spirito, Studio Ferrajoli – Tax and Law Firm; Federica Valeriani, docente di igiene e sanità pubblica presso l’Università degli Studi di Roma “Foro Italico”; Umberto Ceriani, consulente del lavoro; Domenico Orabona, presidente Ebiten – Ente bilaterale nazionale del terziario. L’intervento conclusivo, con la descrizione delle azioni programmatiche del Fondo in riferimento al 2024, era affidato al presidente di Formazienda Andrea Bignami.
“A partire dall’anno della fondazione nel 2008 – ha sottolineato il presidente Bignami – Formazienda ha espresso una tenace volontà nel promuovere una migliore, aggiornata e più efficace cultura della sicurezza nel mondo del lavoro. Complessivamente abbiamo destinato 225 milioni di euro formando più di 580mila persone e una quota importanti dei nostri sforzi e del nostro operato ha premiato i piani formativi riconducibili alla tematica della sicurezza. Solamente nel biennio del Covid, grazie ai finanziamenti di Formazienda, circa 69mila persone sono state qualificate e riqualificate sul fronte della prevenzione. La tematica della sicurezza, peraltro, si sta evolvendo incrociando i grandi cambiamenti del lavoro. È nostra intenzione continuare nella direzione intrapresa sostenendo con forza i piani formativi che includono nel concetto di sicurezza aspetti rilevanti legati alla digitalizzazione, all’ambiente e alla salute intesa anche come benessere e felicità del lavoro”.