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DA ITALIA OGGI, “POTENZIARE LE COMPETENZE”, IL COMMENTO DEL PRESIDENTE BIGNAMI
Su Italia Oggi il presidente di Formazienda Andrea Bignami spiega le strategie di valorizzazione delle risorse umane connesse alle misure finanziare degli Avvisi 2/22 e 1/23.
Dal fondo interprofessionale una doppia misura per sviluppare le competenze in ambito lavorativo. L’Avviso 2/22 continua a dare sostegno alle imprese aderenti al Fondo che, in tempi rapidi, possono beneficiare di attività formativa finalizzata a formare i propri collaboratori. Le risorse stanziate fino ad oggi ammontano a circa 50 milioni di euro. Ma non è la sola azione strategica di Formazienda prevista attualmente, dal momento che il Cda, guidato dal presidente Andrea Bignami, ha stanziato quasi 15 milioni di euro per rifinanziare, mediante l’emanazione a metà giugno di un Addendum, l’Avviso 1/23 rivolto a sostenere gli interventi formativi per i lavoratori e le lavoratrici beneficiari di un trattamento di cassa integrazione (Cigs) pubblicato ad inizio anno.
«Stiamo cercando di fare la nostra parte supportando con il massimo impegno le risorse umane e le realtà aziendali che si aspettano un’azione forte sul fronte dei finanziamenti indirizzati alla formazione, alla professionalizzazione e alla competitività» commenta il presidente Bignami, al vertice del fondo interprofessionale istituito da Confsal e Sistema Impresa nel 2008.
«Una prospettiva – continua il presidente del fondo – che vuole rendere praticabile attraverso la leva formativa l’adozione di processi di transizione digitale, ecologica e amministrativa, fino ad arrivare all’implementazione dell’intelligenza artificiale nel contesto aziendale, sostenendo le imprese nell’adozione di nuove tecnologie che si configurano come una importante occasione di competitività dei processi e cicli produttivi adottati. Il nostro Avviso 2/22 è una misura di grande flessibilità che si appoggia al conto di sistema, uno strumento che ha il vantaggio di avere un carattere mutualistico con tutto ciò che ne consegue in termini di sussidiarietà. È uno strumento prioritariamente indirizzato alle micro e piccole imprese in quanto il finanziamento non è vincolato al gettito generato dall’impresa e permette di rispondere con efficacia all’effettiva analisi dei fabbisogni formativi».
Nel Pnrr e nell’ultimo rapporto sulla formazione continua commissionato all’Anpal e all’Inapp dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali si esprimono chiaramente le difficoltà delle Pmi di accedere ai finanziamenti della formazione continua. «Un limite che la programmazione di Formazienda – afferma Bignami – ha sempre avuto il merito di segnalare e di superare attraverso una costante azione di supporto. Sono in corso cambiamenti così invasivi e rilevanti che c’è il rischio di spiazzare le aziende e i dipendenti se non si interviene preventivamente con operazioni di qualificazione e riqualificazione delle competenze anche in riferimento al mondo delle piccole e micro imprese».
Il testo dell’Avviso 2/22 stabilisce che i piani formativi possono essere candidati, a pena d’inammissibilità, esclusivamente da enti di formazione accreditati al repertorio delle strutture formative del fondo. Una volta condivisi dalle parti sociali, inoltre, possono essere presentati fino al 31 dicembre 2024 ovvero fino all’esaurimento delle risorse.
Il fondo opera in tutti i territori delle regioni italiane e ha raggiunto le 110mila imprese iscritte per 760mila dipendenti.
«Abbiamo strumenti finanziari realizzati su misura per ogni situazione – evidenzia Bignami – e siamo in grado di veicolare finanziamenti verso ogni settore economico interagendo con aziende di ogni classe dimensionale. Le nostre tempistiche di validazione e di erogazione dei fondi sono competitive. Formazienda fornisce l’assistenza necessaria e ha la forza finanziaria per soddisfare le attese delle imprese che sono chiamate ad un compito durissimo in quanto devono muoversi con agilità e successo nell’economia globale».
Con l’addendum all’Avviso 1/23 il fondo ha dato un segnale di sostegno verso la categoria dei lavoratori destinatari di trattamenti di integrazione salariale in costanza di rapporto di lavoro, con lo scopo di concorrere al mantenimento del livello occupazionale nell’impresa. Anche su questo dispositivo, i progetti quadro devono essere candidati dagli enti di formazione accreditati al repertorio delle strutture formative del fondo. Conclude Andrea Bignami: «Agiamo in sintonia con le mete indicate dal Pnrr. I percorsi potranno realizzare occasioni concrete di qualificazione e riqualificazione in relazione alle tematiche innovative, tecnologiche ma anche sul fronte della prevenzione, della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. Le risorse stanziate sono in buona parte derivanti dall’azione intrapresa dal legislatore nazionale che riassegna ai Fondi le risorse di cui all’articolo 1, comma 722, della legge 23 dicembre 2014, n. 190 (il cosiddetto “prelievo forzoso”): la misura ha una categoria di destinatari molto delicata e difficilmente intercettabile tra le nostre imprese aderenti. Tuttavia, abbiamo deciso di sostenere l’iniziativa promossa dal legislatore provando, con l’emanazione dell’Addendum, ad offrire una ulteriore chance alle imprese che, rispetto alla prima emanazione di gennaio dell’Avviso 1/2023, potrebbero trovarsi nelle condizioni di poter utilizzare questo dispositivo di finanziamento. In ogni caso, potremo sostenere di aver offerto, anche in questa circostanza, un servizio tempestivo alle imprese che da tempo ci hanno scelto o che intendono aderire a Formazienda».