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ECONOMIA DEL CORRIERE, FORMARE LAVORATORI IN CIGS

6 Settembre 2024 | News

Sull’Economia del Corriere il presidente di Formazienda Andrea Bignami spiega l’importanza di rilanciare i percorsi professionali delle risorse umane.

«Le competenze sono decisive per rilanciare i percorsi professionali delle risorse umane». Ne è convinto Andrea Bignami, presidente del fondo interprofessionale Formazienda, nato nel 2008 su impulso delle confederazioni Confsal e Sistema Impresa per finanziare la formazione continua e sostenere, anche attraverso le misure più recenti, le pmi e i lavoratori in cassa integrazione.

«Ci muoviamo – spiega Bignami – in sintonia con gli obiettivi indicati dal Pnrr. La leva formativa, infatti, agevola la transizione digitale, ecologica e amministrativa. Puntiamo sull’intelligenza artificiale e sulle nuove tecnologie per lo sviluppo e la competitività dei processi e dei cicli produttivi».

Inizialmente focalizzato sul terziario e i servizi nel nordovest, Formazienda ha esteso la sua portata a livello nazionale, coinvolgendo comparti diversi come la piccola industria, l’artigianato, il settore del credito e l’agroalimentare. Fino a diventare un fondo intercategoriale con la capacità di stanziare (dal 2008 al 2023) 225 milioni di euro per la formazione continua, così come di approvare 75mila piani formativi (circa 1 milione e 195mila ore di formazione erogate) e coinvolgere oltre 580mila persone. Di grande impatto, d’altro canto, i finanziamenti degli Avvisi pubblici 2/22 e 1/23 che rappresentano in questa fase le principali iniziative del fondo: l’Avviso 2/22, rialimentato più volte, ha raggiunto i 50 milioni di euro, mentre l’addendum dell’Avviso 1/23 ha aggiunto 15 milioni di euro per la formazione dei lavoratori in cassa integrazione (Cigs).

«L’Avviso 2/22 – spiega Bignami – è una misura di grande flessibilità basata sul conto di sistema, uno strumento mutualistico che permette di rispondere efficacemente alle reali esigenze formative delle imprese, in primis quelle più piccole. Questo sistema, infatti, non vincola il finanziamento al fatturato dell’impresa, permettendo un supporto più ampio e inclusivo. Inoltre, siamo in grado di interagire con aziende di tutte le dimensioni e settori, comprese le realtà più strutturate e i gruppi d’impresa».

In più, con l’addendum all’Avviso 1/23, Formazienda ha mostrato un sostegno concreto verso i lavoratori in cassa integrazione, con l’obiettivo di mantenere il livello occupazionale nelle imprese. «Le risorse stanziate per l’Avviso 1/23 – conclude Bignami – derivano in gran parte dalla scelta del legislatore nazionale che riassegna ai fondi interprofessionali le risorse del cosiddetto prelievo forzoso. Questo strumento, oltretutto, è destinato a una categoria di lavoratori che difficilmente si riesce ad a intercettare. Si tratta quindi di una preziosa opportunità per le risorse umane che si trovano nelle condizioni di utilizzare un dispositivo ideato per incrementare le competenze insieme ai livelli di occupabilità».